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Fincentrale sponsor della Processione delle Barette 2017.

Andando incontro ad una esigenza economica manifestata durante la trasmissione televisiva Malalingua, Fincentrale ha partecipato alla sponsorizzazione per la realizzazione della Processione delle Barette, una delle processioni più sentite e suggestive a Messina, che si tiene il Venerdì Santo, regolata da un comitato di undici battitori composto dai rappresentanti delle famiglie  che hanno il  preciso compito di curare  una “baretta” e guidare i portatori durante il corteo processionale.

Gli undici gruppi statuari che insieme formano la Secolare Processione delle Barette sono stati realizzati in epoche diverse da noti artigiani messinesi, esperti scultori del legno o modellatori della cartapesta. Oggi purtroppo molti di questi capolavori sono andati distrutti a causa dei terremoti del 1783 e del 1908 e successivamente durante i bombardamenti che hanno colpito la città di Messina nel secondo conflitto mondiale.

 

La quasi totalità delle opere è stata realizzata grazie a donazioni di famiglie messinesi o di comitati sorti in modo spontaneo per arricchire il corteo processionale di nuove immagini. Le Barette rappresentano i momenti più riflessivi e conosciuti della Passione di Nostro Signore Gesù, ad esse sono fortemente legati una moltitudine di fedeli che, con il perpetuarsi della processione del Venerdì Santo, riscoprono generazione dopo generazione, la conversione al culto di Cristo Crocifisso.

La cessione del quinto spiegata in 10 punti

La cessione del quinto è una tipologia di prestito sempre più richiesta, perché presenta numerosi vantaggi, come il poter essere richiesta anche da chi ha avuto in precedenza problemi di affidabilità creditizia. Richiedere questo finanziamento è molto semplice. Scopriamo insieme tutto quello che c’è da sapere.

1. Cessione del quinto: cos’é

La cessione del quinto è una formula particolare di prestito personale a tasso fisso. Si chiama così perché il debito contratto viene rimborsato attraverso una trattenuta in busta paga (o nella pensione) di importo non superiore a un quinto dello stipendio mensile netto. La cessione del quinto, che non può avere durata superiore a 120 mesi, è un finanziamento non finalizzato: cioè non è necessario specificare il motivo per il quale si richiede il prestito.

 

2. Prestito classico e prestito con cessione del quinto: le differenze

Nella cessione del quinto il debito viene rimborsato all’ente che l’ha erogato detraendo l’importo della rata direttamente dalla busta paga o dalla pensione. La rata viene perciò versata alla banca o alla finanziaria dal datore di lavoro o dall’istituto di previdenza se si è pensionati. Nei prestiti personali classici, il debito viene invece rimborsato alla banca o alla finanziaria da chi ha richiesto il finanziamento.

 

3. Chi puó richiederla

I dipendenti sia pubblici sia privati con un contratto di lavoro a tempo indeterminato e i pensionati. Anche il datore di lavoro deve soddisfare alcuni requisiti: dimostrare la sua solidità economica e avere un numero minimo di dipendenti normalmente fissato a 16. Chi ha un contratto a tempo determinato o a progetto può usufruire della cessione del quinto a patto che il debito venga estinto non oltre la scadenza del contratto di lavoro.

 

4. Le garanzie necessarie

Non sono richieste garanzie particolari perché il finanziamento è di fatto garantito dal TFR maturato per quanto riguarda i dipendenti e dalla pensione, che rappresentano una forma di tutela in caso di eventi come perdita di lavoro, infortunio e rischio vita. E’ tuttavia richiesta un’assicurazione obbligatoria che tutela dal rischio vita e dalla perdita di lavoro per la parte del finanziamento che eccede il TFR maturato. I costi della polizza vengono trattenuti direttamente dalla banca o dalla finanziaria che erogano al richiedente l’importo decurtato dalle spese assicurative. Per legge, per tutta la durata del rimborso, i dipendenti non possono chiedere anticipi sul TFR.

 

5. I documenti necessari

Al momento della richiesta bisogna presentare, oltre alla documentazione anagrafica e personale, anche le certificazioni necessarie all’inquadramento della posizione lavorativa e reddituale del richiedente. Mentre per i pensionati basta il cedolino della pensione, ai lavoratori dipendenti sono richiesti: l’ultima busta paga, il ‘certificato di stipendio’ contenente la data di assunzione, la retribuzione annua e mensile(sia lorda sia netta), l’importo relativo al TFR sin lì maturato ed eventuali trattenute già presenti in busta paga.

Il lavoratore dipendente deve firmare una delega che autorizzi il datore di lavoro a pagare mensilmente la rata del prestito tramite trattenuta dallo stipendio. La banca o la finanziaria provvedono invece a richiedere direttamente il benestare del datore di lavoro che si impegna così al versamento puntuale delle rate, attraverso la notifica allo stesso del contratto di finanziamento.

 

6. Le condizioni economiche e gli importi finanziabili

Nel contratto di cessione del quinto devono essere specificati:

  • il tasso di interesse praticato;
  • l’ammontare del finanziamento e le sue modalità;
  • il numero delle rate, il loro importo e le rispettive scadenze;
  • le condizioni;
  • eventuali altre spese (compresi gli interessi da pagare in caso di mora);
  • il TAEG (Tasso annuo effettivo globale) e le rispettive eventuali condizioni che lo modificano;
  • causali e importi delle spese non comprese nel TAEG;
  • le coperture assicurative;
  • le garanzie (se richieste)

Il TAEG comprende gli oneri accessori e le commissioni bancarie ma, nel caso della cessione del quinto, le spese assicurative possono anche essere escluse. L’importo massimo che si può richiedere dipende da variabili come: l’entità del TFR maturato; gli anni di anzianità lavorativa (per i dipendenti); e l’ammontare mensile dello stipendio o della pensione. Infatti, poiché la rata mensile non può superare un quinto dello stipendio netto o della pensione, tanto maggiori sono questi importi, quanto maggiore potrà essere la rata e, di conseguenza, maggiore sarà il prestito erogabile. Inoltre, maggiore è l’anzianità lavorativa, tanto più alto il TFR maturato e, quindi, maggiore sarà la garanzia da offrire alla banca o alla finanziaria.

 

7.  Delega e rinnovo della cessione del quinto

Esiste una tipologia di prestito personale molto simile alla cessione del quinto. Si chiama delega di pagamento ed è destinata ai dipendenti pubblici e privati ma, a differenza della cessione del quinto, la rata, che pure viene trattenuta direttamente in busta paga, può arrivare sino ai due quinti dello stipendio netto. Tanto per la cessione del quinto, quanto per la delega di pagamento, è possibile chiedere il rinnovo del prestito, ridiscutendo i termini del contratto in corso, allungando la durata del rimborso e mantenendo la stessa rata pur ottenendo in prestito nuova liquidità. Quest’ultima serve a estinguere il prestito precedente mentre la restante parte è a disposizione del richiedente. L’operazione di rinnovo è possibile solo nel caso in cui sia trascorso il 40% del piano di rimborso (ad esempio, se il prestito è a 10 anni ne devono essere trascorsi 4). Fanno eccezione i finanziamenti di durata uguale o inferiore a 60 mesi che possono essere rinnovati anche prima che sia trascorso il 40% della durata del rimborso, a patto che il nuovo prestito duri 10 anni.

 

8. L’estinzione anticipata

E’ possibile estinguere in anticipo il prestito versando l’intero debito residuo e pagando una penale che normalmente è pari all’1% della somma dovuta a titolo di estinzione anticipata. Se previsto dal contratto, è possibile evitare il versamento della penale ma vanno comunque pagate le spese di istruttoria e l’imposta di bollo. La polizza assicurativa, di solito interamente versata in fase di stipula del prestito, deve essere rimborsata in un’unica soluzione per un importo pari alla quota del premio non goduto.

 

9. Il recesso del contratto di finanziamento

E’ possibile recedere dal contratto entro 14 giorni dalla sua stipula inviando una raccomandata con ricevuta di ritorno alla banca o all’intermediario, nella quale si esprime la volontà di esercitare il diritto di recesso possibile in base alla legge 229/2003 che prevede per i consumatori la facoltà di ripensamento.

 

10. I vantaggi della cessione del quinto

Possono accedere a questa tipologia di prestito anche i cosiddetti cattivi pagatori o protestati proprio perché il finanziamento è in qualche modo garantito. Sempre per lo stesso motivo il prestito viene concesso con maggiore facilità rispetto alle formule di finanziamento classiche. Se si ha una anzianità lavorativa elevata e si percepisce un alto stipendio si possono ottenere in prestito somme importanti.

Guida alla cessione del quinto

Sei un lavoratore dipendente oppure un pensionato e vuoi richiedere un finanziamento non finalizzato, rimborsabile in comode rate mensili? Allora puoi usufruire del prodotto di cessione del quinto del tuo stipendio o della tua pensione, il finanziamento semplice e comodo che prevede il rimborso del capitale con addebito direttamente sul tuo stipendio, senza impegno per te.

In questa sezione ti spiegheremo cos’è la cessione del quinto, come funziona, che ruolo ha il datore di lavoro e le garanzie che vengono normalmente richieste. Ti forniremo inoltre una descrizione delle differenze che intercorrono tra un prestito personale e la cessione del quinto, in modo da aiutarti nella scelta del finanziamento a te più adeguato.

LE CARATTERISTICHE DELLA CESSIONE DEL QUINTO

Così come il prestito personale, anche la cessione del quinto è un finanziamento a tasso fisso con rimborso a rate costanti ma con la differenza che, in questa forma di contratto, il rimborso delle rate non viene effettuato dal richiedente bensì dal suo datore di lavoro (o dall’istituto previdenziale nel caso di pensionati) e il relativo importo è trattenuto direttamente dal netto in busta paga (o dalla pensione). Il datore di lavoro è pertanto il soggetto deputato a versare le rate a favore dell’Istituto che ha erogato il prestito.
Si parla di cessione del quinto in quanto l’importo della rata di rimborso non può normalmente eccedere la quinta parte dello stipendio netto mensile.
In talune situazioni, allo scopo di aumentare la somma erogata, è tuttavia possibile arrivare ad una rata massima pari a due quinti dello stipendio; per far ciò è necessario sottoscrivere oltre che al contratto di cessione del quinto, anche un contratto di delega del pagamento, che impegna l’altro quinto dello stipendio.

CHI LA PUÒ RICHIEDERE?

Questa tipologia di finanziamento può essere richiesta da

  • dipendenti pubblici o statali;
  • dipendenti privati;
  • pensionati.

Nel caso di lavoratori dipendenti il contratto deve essere a tempo indeterminato ed esiste inoltre un’anzianità lavorativa minima, che varia a seconda della compagnia assicurativa che fornisce la polizza e che generalmete è di qualche mese.
Di norma anche l’azienda presso cui il richiedente lavora deve soddisfare alcuni criteri di ammissibilità (ad es. un numero minimo di dipendenti, un capitale sociale superiore ad un minimo stabilito, etc.), valutati in sede di delibera della richiesta.

GARANZIE E COPERTURE ASSICURATIVE

La particolare struttura di questo tipo di finanziamento non prevede che il richiedente presenti delle garanzie reali; tuttavia l’operazione trova una qualche forma di garanzia nel TFR maturato dal dipendente o nella pensione spettante al pensionato che hanno una funzione di tutela per il finanziatore di fronte al rischio di perdita del lavoro, di infortunio oppure del rischio vita.
E’ prevista inoltre la sottoscrizione obbligatoria di un’assicurazione rischio vita e/o rischio impiego che garantisca, in caso di mancato pagamento, la copertura dell’importo ancora dovuto eventualmente eccedente il TFR cumulato.
Il costo relativo alle coperture assicurative viene trattenuto direttamente dall’Istituto finanziatore, il quale erogherà al richiedente un importo al netto dei suddetti costi.
La normativa di riferimento, al fine di salvaguardare le garanzie, prevede che il debitore, non possa chiedere anticipi sul trattamento di fine rapporto (TFR) per l’intera durata del finanziamento.

I VANTAGGI DELLA CESSIONE DEL QUINTO

Uno dei vantaggi principali della cessione del quinto sta nel fatto che trattandosi di un’operazione di credito in qualche modo garantita, lascia all’Istituto finanziatore parecchia flessibilità nella valutazione delle richieste. Una volta garantito il rispetto dei requisiti di ammissibilità, tanto del richiedente quanto dell’azienda per cui lavora (nel caso di lavoratori dipendenti), la probabilità di vedersi accordare il prestito è infatti piuttosto alta.
Le garanzie, unitamente all’automaticità dei pagamenti, rendono l’operazione abbastanza sicura per il finanziatore, che di conseguenza potrà concedere finanziamenti anche a persone con una storia creditizia non perfetta a causa della quale difficilmente avrebbero accesso a forme alternative di finanziamento (come i prestiti personali).

Un secondo vantaggio deriva dal fatto che l’importo massimo del finanziamento è connesso sia al livello di retribuzione che all’anzianità lavorativa del richiedente, cosa che consente in taluni casi di finanziare importi considerevoli.

GLI ELEMENTI DEL CONTRATTO

La legge stabilisce che un contratto di cessione del quinto deve contenere i seguenti elementi:

  • il tasso di interesse praticato;
  • ogni altro prezzo e condizione praticati, inclusi i maggiori oneri in caso di mora;
  • l’ammontare e le modalità del finanziamento;
  • il numero, gli importi e la scadenza delle singole rate;
  • il tasso annuo effettivo globale (TAEG);
  • il dettaglio delle condizioni analitiche secondo cui il TAEG può essere eventualmente modificato;
  • l’importo e la causale degli oneri che sono esclusi dal calcolo del TAEG;
  • le eventuali garanzie richieste;
  • le coperture assicurative.

I DOCUMENTI ACCESSORI

Questa forma di contratto prevede una modulistica che varia a seconda della categoria dei soggetti interessati (pubblica amministrazione, ente pubblico o privato, ente pensionistico, compagnia assicuratrice).
Il richiedente deve in ogni caso fornire, oltre ai propri dati anagrafici e personali, alcuni allegati che consentano di definire la sua posizione lavorativa (o pensionistica) e reddituale:

  • il certificato di stipendio (solo nel caso di lavoratori dipendenti), fornito dall’amministrazione della propria azienda o ente: riporta la data di assunzione, la retribuzione lorda e netta (annua e mensile), il TFR maturato, le eventuali trattenute o pignoramenti già presenti sullo stipendio;
  • l’ultima busta paga (o il cedolino pensione nel caso di richiedenti pensionati);
  • il benestare dell’azienda, che si impegna ad effettuare puntualmente i pagamenti (richiesto direttamente dall’Istituto finanziatore al tuo datore di lavoro, attraverso la notifica del contratto di finanziamento).

Il richiedente dovrà inoltre firmare opportuna delega a favore del datore di lavoro a prelevare mensilmente dallo stipendio l’importo necessario al rimborso delle rate.

RITARDATO PAGAMENTO E RISOLUZIONE DEL CONTRATTO
Nel caso di ritardo nel pagamento anche di una sola rata, attribuibile a qualsiasi causa, saranno dovuti sull’importo non pagato gli interessi di mora convenuti nel contratto.
Qualora si verifichino la cessazione del rapporto di lavoro, o la sospensione o riduzione dello stipendio (così come nel caso di ritardato pagamento), l’Istituto finanziatore potrà considerare risolto il contratto, questo indipendentemente dalla stipulazione della prevista polizza assicurativa.
In conseguenza della risoluzione, l’assicurazione si avvale della garanzia sul TFR ed in caso di eccedenze, il cliente è tenuto a rimborsare il debito residuo.

L’IMPORTO DEL FINANZIAMENTO

L’ammontare massimo del prestito dipende direttamente da:

  • anni di anzianità lavorativa;
  • TFR cumulato;
  • importo della retribuzione o della pensione mensile.

Infatti, maggiori saranno gli anni di anzianità lavorativa, maggiore sarà il TFR maturato, di conseguenza l’Istituto finanziario, di fronte ad una più ampia garanzia sarà disposto a concedere importi più elevati.

Inoltre, poiché il rimborso mensile deve essere inferiore alla quinta parte dello stipendio, quanto maggiore sarà la retribuzione o la pensione riscossa, tanto maggiore sarà la rata mensile sostenibile, altro fattore che rende possibile l’erogazione di somme più elevate.

LE CONDIZIONI

In presenza di più offerte di finanziamento, di pari importo e durata, è bene valutare l’esborso effettivo che si dovrà sostenere, senza limitarsi alla valutazione della sola rata mensile. Tuttavia non sempre si tratta di un’operazione semplice, in quanto le voci di spesa di questa tipologia di finanziamento sono numerose (somma erogata, interessi, spese iniziali, spese assicurative, eventuali commissioni bancarie) e non facilmente integrabili in una misura di costo unica.
In generale gli elementi che è opportuno esaminare prima di sottoscrivere un contratto di cessione del quinto sono:

  • TAN (Tasso Annuo Nominale)
    Il TAN rappresenta il tasso di interesse, espresso in percentuale e su base annua, applicato dagli Istituti finanziari all’importo lordo del finanziamento. Viene utilizzato per calcolare, a partire dall’importo del finanziamento lordo (dato da: rata x durata), l’ammontare del finanziamento netto.
    Nel calcolo del TAN non rientrano oneri accessori quali le eventuali provvigioni da riconoscere ad intermediari, le spese iniziali e le imposte e dunque non rappresenta una stima completa del costo totale del finanziamento.
  • Spese di istruttoria
    Le spese di istruttoria sono una voce di costo che l’Istituto finanziatore pone a carico del richiedente per la copertura dei costi di valutazione e gestione della domanda di finanziamento. Nella Cessione de Quinto vengono di norma corrisposte in un’unica soluzione, al momento dell’erogazione del finanziamento (l’importo erogato è al netto di queste spese).
  • Spese assicurative
    Anche i costi per la sottoscrizione obbligatoria dell’assicurazione (vedi Garanzie e coperture assicurative) vengono corrisposti attraverso una trattenuta dall’importo netto erogato.
  • Commissioni bancarie
    Un’altra voce di costo che alcuni Istituti pongono a carico del richiedente sono le cosiddette commissioni bancarie; anch’esse concorrono a determinare l’importo netto erogato.
  • TAEG (Tasso Annuo Effettivo Globale)
    Una misura del costo totale del finanziamento, utile nel confronto di più offerte di credito è rappresentata dal TAEG.
    Si tratta di una misura, espressa in termini percentuali, con due cifre decimali e su base annua, del costo complessivo del finanziamento.
    Il TAEG, come previsto dall’ordinamento comunitario europeo e dalla legge italiana, è il tasso di interesse al quale i flussi di erogazione verso il cliente (al netto delle spese) eguagliano i flussi di rimborso.
    Diversamente dal TAN, il TAEG è comprensivo di oneri accessori quali spese di istruttoria e commissioni bancarie, che sono a carico del cliente.
Partite le trasmissioni di Nonna Teresina

 

MARCHIO NONNA TERESINA

COLETTI

GIULIANO

Immagine

LUIGI

MAURO

PRINCIPATO

GRECO

 

La serie di trasmissioni TV “Nonna Teresina” sono partite, come programmato, martedì 7 febbraio 2017; le stesse vengono riprese negli uffici di Fincentrale, che per l’occasione si trasformano in un set televisivo. In allegato foto riferite alla prima puntata.

La rubrica “La Messina dei nostri nonni” curata dall’arch. storico Nino Principato è stata dedicata alla memoria di Mino Licordari.

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Vi invitiamo a seguire la pagina facebook che viene aggiornata quotidianamente.

Gli orari di programmazione su TCF sono:

martedì alle ore      20,30

martedì alle ore     23,30

mercoledì alle ore 15,45

giovedì alle ore      11,00

sabato alle ore       21,00

domenica alle ore 11,00

in questi orari è possibile vedere la trasmissione anche in streaming sul sito:

www.tcftv.it  cliccando su “guarda la diretta”

“Nonna Teresina: la tv per la terza età”: il martedì sera appuntamento con la terza età con la prima trasmissione prodotta da Fincentrale.

MARCHIO NONNA TERESINA

Come già anticipato le scorse settimane è in corso di preparazione, in occasione del trentennale di attività di Fincentrale, la prima serie di una trasmissione TV dedicate alla Terza Età. Fincentrale produrrà una serie di trasmissioni tv di n. 10 puntate dedicate al mondo dei pensionati. La trasmissione, che sarà trasmessa a Messina da TCF canale 113 ogni martedì sera alle 20,30, in Calabria da RTV e da Soverato 1, sarà presentata dal giornalista Emilio Pintaldi con la partecipazione dell’arch. storico Nino Principato che curerà la rubrica “La Messina dei nostri nonni”. Ospiti fissi la psicologa clinica e criminologa forense dott. Ilenia Coletti e l’avv. Angelita Mauro e i tanti esperti ed ospiti che prenderanno parte alla trasmissione.

Obiettivo: realizzare una trasmissione tv che possa fornire agli anziani un sostegno culturale efficace, con attente riflessioni su diverse tipologie di necessità, utilizzando un linguaggio semplice e chiaro, con il supporto di esperti di differenti settori e con sponsor che abbiano servizi dedicati alla Terza Età. La trasmissione andrà in onda direttamente dal nostro Ufficio di Messina che per l’occasione si trasformerà in uno studio televisivo. Nei progetti la trasmissione dovrebbe iniziare la prima settimana di febbraio e durerà 10 puntate.

Se hai una storia da raccontare in trasmissione, soprattutto sul periodo della seconda guerra mondiale a Messina, scrivi a: nonnateresina@fincentrale.it ;

se desideri scrivere all’arch. Principato manda una mail a: architettoprincipato@fincentrale.it  ;

se desideri porre un quesito legale al nostro avvocato scrivi a: avvocatomauro@fincentrale.it ;

se desideri porre una domanda alla nostra psicologa scrivi a: psicologacoletti@fincentrale.it .

I nostri esperti ti risponderanno durante la puntata successiva alla tua richiesta.

Fincentrale produce una trasmissione TV dedicata alla Terza Età.

Prima sorpresa del 2017. In occasione del trentennale di attività di Fincentrale, e come anticipato ad una Festa di Natale qualche sera fa all’Istituto Collereale di Messina, stiamo lavorando per organizzare la prima serie di una trasmissione TV dedicate ad un segmento mai utilizzato sin’ora: la Terza Età. Fincentrale produrrà una serie di trasmissioni tv di n. 10 puntate dedicate al mondo dei pensionati. Obiettivo: realizzare una trasmissione tv che possa fornire agli anziani un sostegno culturale efficace, con attente riflessioni su diverse tipologie di necessità, utilizzando un linguaggio semplice e chiaro, con il supporto di esperti di differenti settori e con sponsor che abbiano servizi dedicati alla Terza Età. E’ nostra intenzione mandare in onda la trasmissione direttamente dal nostro Ufficio di Messina che per l’occasione si trasformerà in uno studio televisivo. Nei progetti la trasmissione dovrebbe iniziare la prima settimana di febbraio e durerà 10 puntate.

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Per adesso Buone Feste a tutti e per gli aggiornamenti sulla trasmissione se ne parlerà tra qualche settimana.